Contro qualsiasi ipotesi di societarizzazione di Caring Services
Il 30 giugno sciopero intero turno per tutti i dipendenti
di Telecom Italia
Dopo appena tre mesi dall’annuncio in pompa magna dell’A.D. Patuano alla comunità finanziaria di 4.000 assunzioni, il vertice aziendale di Telecom Italia ha annunciato che non ne farà più nulla di quel piano industriale e che l’azienda procederà in tempi brevi alla societarizzazione della direzione di Caring Services.
La giustificazione è il mancato finanziamento dei contratti di solidarietà cosiddetti “espansivi” nei decreti attuativi di riforma degli ammortizzatori sociali conservativi (CIG, CIGS e CdS) e il via libera sul controllo a distanza su altro decreto del governo Renzi.
Certo c’è da chiedere al nostro A.D. da chi si fa scrivere i discorsi, tanto da fargli fare una tale figuraccia, visto che nel mese di marzo u.s. dava già vigente la copertura finanziaria da parte dell’INPS dei CdS espansivi e che ciò avrebbe consentito a Telecom Italia l’assunzione di 4.000 giovani. Forse anche lui ha ricevuto una pacca sulla spalla dal Giovane Renzi accompagnata dalla mitica frase “Marco stai sereno”.
Sta di fatto che tra la superficialità dimostrata dal nostro vertice e la scelleratezza del Governo Renzi, a farne le spese saranno i dipendenti di Telecom Italia. E’ ridicolo pensare che il piano industriale di Telecom Italia possa essere fatto e disfatto sulla base di elementi tutto sommato secondari rispetto alla posta in gioco
Sulle teste e sulla pelle di tutti noi si sta consumando da diverso tempo uno scontro politico/economico sul controllo della infrastruttura della rete TLC, e il business che questa assicura.
In questo gioco ognuno muove le sue “pedine” (Fastweb, Metroweb, Cassa Depositi e prestiti, Enel) e costruisce le sue alleanze, senza esclusione di colpi. Alla fine della “guerra”, lor signori ritorneranno amici come e più di prima, a farne le spese saranno solo i dipendenti di Telecom Italia e cittadini italiani.
Per questo non possiamo rimanere ancora una volta a guardare mentre massacrano i nostri diritti.
Dobbiamo impedire la societarizzazione di Caring service e le ulteriori cessioni di ramo che si susseguiranno dopo Caring. Dobbiamo rimettere al centro della nostra iniziativa la dignità del nostro lavoro e la necessità di ripubblicizzare l’asset delle TLC detenuto da Telecom Italia, visto che dopo lo scempio della sua privatizzazione tutti oggi giurano sulla sua strategicità per gli interessi del “bel Paese”.
Solo con la lotta si può difendere i nostri posti di lavoro e il diritto di tutti cittadini ad accedere alla Rete delle TLC
PER TELECOM ITALIA UNA E PUBBLICA
Contro la societarizzazione di Caring Services –
30 GIUGNO 2015 – SCIOPERO INTERO TURNO
A Roma presidio Cso Italia 41
COBAS Telecom