Lo sciopero del 14 febbraio è andato bene. Per avere i risultati e soddisfare la nostra curiosità ci vorranno dei giorni, anche per le modalità di comunicazione delle assenze sui sistemi aziendali.
Le iniziative programmate a Roma, Torino, Bologna e Bari sono andate, anche se bisogna dire che la partecipazione in questa, come in altre occasioni, è stata al di sotto delle necessità, le quali meriterebbero – in questi tempi più -motivazione, più partecipazione e più incazzatura.
Martedì 20 Febbraio, le organizzazioni sindacali di base incontreranno ufficialmente una delegazione parlamentare. Si tratta di un risultato importante ottenuto con l’iniziativa di Roma a Piazza del Pantheon.
Avevamo individuato il SAN VALENTINO come sciopero necessario e infatti le novità della giornata di sciopero son state 2: I dati di bilancio 2023 e la conferma che non ci saranno finanziamenti per CDE (e quindi uscite e assunzioni) da parte del Governo.
I DATI DI BILANCIO
Alla faccia di chi diceva – ANCHE TRA I DELEGATI SINDACALI – che il DEBITO E’ INSOSTENIBILE, e che quindi la separazione è l’unica via di uscita alla parola “THE END”, i dati di bilancio dicono tutt’altro.
RICAVI in crescita in un contesto di mercato in cui tutti gli operatori perdono, flusso di cassa e debito stabile, nonostante i tassi schizzati a causa del contesto internazionale. Tutto questo in direzione ostinata e contraria con un’azienda verticalmente integrata e grazie alle competenze di chi ci lavora. Siamo certi che dividere le sinergie e privarsi di alcune competenze non renderà più competitiva l’azienda. L’abbiamo sempre detto e continueremo a dirlo
A CHI HA CREDUTO DAVVERO ALLA STORIELLA DEL DEBITO Possiamo quindi dire : Non fatevi più prendere in giro, ne vale della vostra dignità e l’unico scopo è quello di ridurvi al silenzio e alla passività.
IL MANCATO FINANZIAMENTO DELLA CDE
Con un comunicato laconico SLC-FISTEL-UILCOM hanno confermato quello che era già filtrato giorni fa dopo l’incontro con i Ministri interessati : Non ci sono finanziamenti ulteriori per il CONTRATTO DI ESPANSIONE. Questo vuol dire NO CDE, No uscite anticipate, No Assunzioni. Si tratta di una notizia NON NOTIZIA, e lo sosteniamo da settimane, che sancisce per ora il fallimento della strategia sindacale confederale di tirare i remi in barca per concentrare le energie sugli ammortizzatori sociali. Che il destino di TIM sia quello di essere esposti alle “bagarre” del mercato e che NETCO rischia di essere un carrozzone superato dall’uscita di KKR e dalla innovazione tecnologica, lo sappiamo tutti e tutte. Pensiamo che ad una mobilitazione che punti alla gestione degli ammortizzatori sociali sia necessario sostituire un cambio di passo radicale per impedire e opporsi ad un destino che ci appare segnato e al quale in tanti stanno contribuendo.
Lo sciopero di SAN VALENTINO è stato quindi un segnale che i COBAS, l’USB e la CUB hanno voluto dare. C’è ancora tempo per la mobilitazione e mancano 2 mesi all’assemblea degli azionisti. Per ottenere qualcosa, però, è necessario cambiare mentalità.
La Vertenza Continua…dice qualcuno…ma sei vuoi davvero opporti a questa Catastrofe devi Organizzarti con noi!
Roma 20 FEBBRAIO 2024
COBAS TIM