Sono passati pochi mesi da quando Asstel, Slc-CGIL, Fistel-CISL e UilCom-UIL siglarono l’accordo ponte e lo sottoposero al voto dei lavoratori del settore delle TLC.
Ecco che nei prossimi giorni verrà presentato nelle assemblee il testo della piattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto nazionale e verrà chiesto un voto di assenso a quella piattaforma quale mandato per andare a intraprendere la trattativa sulla base dei contenuti in essa presenti.
PREMESSE
“intendiamo rivendicare e riconfermare il ruolo strategico del Contratto Collettivo Nazionale delle Telecomunicazione unico per tutte le aziende della filiera che [..]possa continuare ad essere strumento di regolazione generale del lavoro e del livello dei trattamenti economici minimi di garanzia e favorisca lo sviluppo e la diffusione della contrattazione di secondo livello..”
ASSETTI CONTRATTUALI
[..] andrà valorizzato, [..] lo sviluppo virtuoso – qualitativo e quantitativo – della contrattazione di secondo livello orientando le intese aziendali verso il riconoscimento di trattamenti economici strettamente legati a reali e concordati obiettivi di crescita della produttività aziendale, di qualità, di efficienza, di redditività, di innovazione, valorizzando i processi di digitalizzazione e favorendo forme e modalità di partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori.
SISTEMA DELLE RELAZIONI SINDACALI
Inderogabilità del CCNL da parte di accordi di secondo livello salvo per le materie e le casistiche per le quali venga espressamente delegata tale possibilità.
Quindi:
– si rivendica un ruolo strategico al CCNL, ma nel contempo si dice che sarà grande l’impegno per valorizzare la contrattazione di secondo livello che erogherà quote di salario legato alla reale crescita della produttività aziendale.
– si dice che il CCNL è inderogabile da parte degli accordi di II livello fatte salve le materie e le casistiche per le quali venga espressamente prevista questa possibilità, come ad esempio (???????)
– nell’accordo del 9 marzo hanno introdotto le categorie TEC e TEM e nella piattaforma indicano la cifra del 7% come costo complessivo del rinnovo senza che abbiano ritenuto necessario specificare quale sia il TEM e quanta parte di questo aumento andrà a confluire nel welfare detassato (ambiti di spesa decisi da OO.SS e Aziende..).
Quindi si dice tutto e il contrario di tutto in un modo volutamente poco chiaro e su un tale testo si chiede un voto di mandato.
Come diceva ambiguamente la Sibilla
Iibis, redibis non morieris in bello
Andrai, ritornerai e non morirai in guerra
oppure
Andrai, non ritornerai e morirai in guerra
Riteniamo che sia da respingere senza esitazioni questa piattaforma che non richiede avanzamenti normativi e non si prefigge di eliminare le storture del precedente CCNL .
Riteniamo che sia da respingere senza esitazioni una piattaforma che si inserisce nel solco della strada tracciata dall’accordo ponte la pericolosità del cui impianto, espressa con compiutezza dall’accordo del 9.03.18, era stata chiaramente compresa da molti lavoratori del settore che infatti l’avevano bocciato.
COBAS Telecomunicazioni