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Le criticità non sembrano svanire ma anzi aumentare nel neonato settore che ha visto l’internalizzazione obbligata del servizio più volte descritto, denominato ISOLA 2.

Procediamo con ordine:

  • Una inadeguata matrice sottoscritta dalla quasi totalità delle RSU (per l’ennesima volta ribadiamo che da noi NO!) viene più volte stravolta fino ad una sua applicazione definitiva poche settimane fa, dove per esigenze organizzative e alla fine di una serie di comunicazione della linea incongruenti, si afferma che uno dei turni presenti nella matrice allegata al verbale di accordo non corrisponde a quanto realmente è necessario pertanto senza alcun passaggio di rivisitazione dell’esame congiunto svoltosi pochi mesi prima, viene modificato.

A noi non risulta nessuna convocazione né informativa sindacale in tal senso, per quanto ci riguarda questo è un comportamento antisindacale che viola le elementari norme di relazione. Qualora ci fosse stata anche un’urgenza in tal senso, dal momento della comunicazioni ai lavoratori è passato abbastanza tempo per sanarla ma ciò non è avvenuto, con l’aggravante che la linea ha supportato tale comunicazione con l’affermazione “in accordo con i sindacati”!

  • Siamo inondati di segnalazioni da parte degli operatori del settore in oggetto relative a continue e inopportune vessazioni da parte dei propri SPV, su palesi controlli effettuati INEVITABILMENTE A DISTANZA! In palese violazione dell’ART.4 LEGGE 300/70. Non ci risulta alcun accordo che possa permettere la deroga a questa norma. Inoltre gli accordi firmati in merito a questa operatività in Azienda sono strettamente normati e uno dei principi cardine è l’imprescindibile organizzazione dei micro-gruppi NON inferiori ale 3 unità. Anche qui emerge un chiaro comportamento ANTISINDACALE per il quale non chiediamo ma pretendiamo l’immediata cessazione.
  • Segnaliamo infine il persistere di indicazioni che non stentiamo a definire “Creative” nella gestione dei giustificativi. Molto spesso questi disagi avvengono a causa di una evidente disorganizzazione e inadeguatezza degli strumenti a disposizione cui si aggiunge una enorme superficialità (non sappiamo quanto per mancanza di una formazione adeguata o per volontaria trascuratezza) nella gestione delle risorse a disposizione che ribadiamo per noi inaccettabile.

Accogliamo con favore che FINALMENTE altre OO.SS. si stiano rendendo conto della giungla normativa e gestionale creatasi in questo ambito sull’altare dell’organizzazione del lavoro FULL REMOTE. Allo stesso tempo ci chiediamo come mai altre invece intendono sopportare inermi le violazioni delle norme più elementari delle norme e dei diritti?

Finalmente abbiamo letto che non era solo una nostra percezione l’affermazione aziendale per cui in questo settore sarebbero stati trasferito unicamente personale volontario anche perché si doveva “scegliere” tra un’organizzazione del lavoro FULL REMOTE o niente…Poi diventata per i NON  VOLONTARI : FULL REMOTE o 5su5 in presenza. Escludendo quindi i NON VOLONTARI dal poter aderire all’accordo sul LAVORO AGILE presente in tutta l’Azienda che puoà accedere a tale modalità. Configurando evidentemente una azione SANZIONATORIA INGIUSTIFICABILE!

Non è necessario dilungarci oltre, considerato anche che non è il primo intervento che produciamo in merito. Auspichiamo come altre OO.SS. che vengano sanate tutte le incongruenze nella gestione delle risorse, che vengano messi tutti e tutte nelle condizioni migliori per svolgere il proprio servizio in ottemperanza delle norme, degli accordi e del CCNL previsto. Qualora si perpetrasse in queste gravi violazioni, nostro malgrado sarebbe costretti a procedere in tutte le istanze previste per la salvaguardia dei diritti e la dignità di tutte le lavoratrici e lavoratori.

ROMA 20/04/2023.

COBAS TIM LAZIO