Il 1 aprile 2016 l’O.S. Cobas del Lavoro Privato ha incontrato l’azienda Almaviva Contact Spa, relativamente alla procedura di licenziamenti collettivi L. 223/91 per 3000 lavoratori, attivata dalla stessa in data 21/03/2016.
Durante l’incontro l’azienda, dopo una premessa relativa alla deregolamentazione dell’intero settore, la cui responsabilità è stata imputata esclusivamente al non intervento delle istituzioni, ha ribadito i contenuti espressi nella lettera di apertura delle procedure, sostanzialmente così sintetizzabili: gli esuberi strutturali sarebbero conseguenza di costo del lavoro troppo alto in relazione alla concorrenza, determinato in special modo dal fenomeno delle delocalizzazioni, agli incentivi statali per le nuove assunzioni e alle gare al massimo ribasso; ne è conseguita la progressiva perdita di commesse, la contrazione dei volumi di quelle in essere, la scarsa marginalità e le perdite in bilancio. L’azienda ha inoltre ribadito l’impossibilità di equilibrare i volumi di chiamata tra le varie sedi per impedimenti tecnici e commerciali.
L’azienda ha rappresentato inoltre la sua intenzione di procedere con licenziamenti collettivi, affermando che anche l’utilizzo di ammortizzatori sociali conservativi non risolverebbe lo stato di crisi dell’azienda.
L’O.S. Cobas del Lavoro Privato ha rappresentato la propria analisi del settore ricordando che, di tutti gli elementi negativi denunciati da Almaviva (dumping, delocalizzazioni, gare al massimo ribasso), le principali responsabilità siano da imputare a tutte le aziende che strutturano il settore: le grandi società committenti che hanno predisposto negli ultimi 10 anni gare al ribasso, tutte le imprese in outsourcing che hanno delocalizzato e che per anni hanno preteso e ottenuto da CGIL-CISL-UIL-UGL accordi aziendali peggiorativi del CCNL, strumento fondamentale per garantire una uniformità del costo del lavoro, sono aderenti alla stessa Associazione delle Imprese Confindustria, nella quale esponenti della famiglia Tripi hanno ricoperto un ruolo dirigenziale per molti anni.
Ritornando nello specifico della procedura di licenziamento collettivo, e dopo aver richiesto il ritiro della stessa, l’O.S. Cobas del Lavoro Privato ha esposto quelli che sono gli elementi che contrastano con i licenziamenti avviati: le consistenti ore di lavoro supplementare richieste ed eseguite presso alcune sedi non impattate dalla procedura (Catania e Rende), l’ingresso di circa 60 lavoratori interinali presso la sede calabrese e attualmente in formazione per la commessa Telecom Assistenza Tecnica (ASO/ASA), le percentuali bassissime di solidarietà applicate in alcune sedi.
Al termine del confronto sono stati richiesti una serie di dati indispensabili per valutare la reale consistenza degli esuberi dichiarati:
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le ore di lavoro supplementare/straordinario mensili effettuate negli ultimi 24 mesi, divisi per sito e commessa;
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i contratti di lavoro interinali/tempo determinato attivati negli ultimi 24 mesi e quelli attualmente in essere;
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il metodo di calcolo del Primo Margine, dettagliato di tutti gli elementi economici che determinano il costo del lavoro;
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le commesse attivate negli ultimi 24 mesi, le commesse perse e quelle attualmente in essere divise per sito e con l’indicazione mensile dei lavoratori impiegati nelle stesse
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le gare di appalto alle quali Almaviva Contact ha partecipato negli ultimi 24 mesi e quelle in attesa di esito;
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le percentuali di solidarietà applicate negli ultimi 24 mesi divise per sito e singole commesse con riferimento mensile;
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le aziende committenti che impediscono lo smistamento delle commesse su più siti e gli specifici impedimenti tecnici che ostacolano il riequilibrio dei volumi di chiamate sulle diverse sedi.
L’azienda si è impegnata a fornire i dati richiesti.
Riteniamo l’attuale fase di consultazione sindacale indispensabile per la corretta verifica degli esuberi dichiarati, elemento che sarà fondamentale nei prossimi tavoli di trattativa a qualsiasi livello. L’accettare da subito per inconfutabili i dati forniti dall’azienda, comporterà inevitabilmente una riduzione della forza contrattuale dei lavoratori in questa difficile vertenza.
COBAS del Lavoro Privato – COBAS Almaviva Contact