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Recentemente l’Azienda ha informato le RSU dell’imminente partenza in tutte le sedi di un’iniziativa che vedrà la realizzazione di Open Days sui Job posting allo scopo di dare a tutti i lavoratori maggiore consapevolezza e chiarezza sul tema in questione.

Avevamo sollevato in molti la necessità di avere informazioni più dettagliate rispetto ai processi e agli obiettivi ultimi di queste selezioni e questa iniziativa (che sarà ovviamente possibile valutare unicamente quando si concretizzerà) pare andare incontro a questa esigenza. Al contempo emerge con evidenza quanto Vodafone stia caldamente incentivando il riposizionamento interno delle persone ma ciò che realmente si ha la necessità di sapere è se effettivamente si stanno costruendo percorsi lavorativi stabili e duraturi, sia per chi proverà nuove strade in Vodafone sia per chi non troverà o non intenderà trovare altra collocazione rispetto all’attuale. È necessario avere una prospettiva che vada al di là del solo anno di solidarietà per tutti e servono incontri mirati sulla riorganizzazione del lavoro in questa azienda.

Come noto avevamo esposto queste considerazioni già pochi giorni fa in attesa di un incontro sulla riorganizzazione, ma riteniamo opportuno ribadirle perché a parte queste formalmente condivisibili iniziative aziendali continuano a non pervenire segnali di incontri futuri e si continua a non parlare di tutto ciò che serve davvero.

Rimangono ancora aperti troppi temi e la frustrazione tra i lavoratori è facilmente percepibile.

A coloro invece che fastidiosamente mettono in giro voci sul fatto che il CC debba essere “azzerato”, ricordiamo che il “terrorismo psicologico” fa ridere ormai da anni e soprattutto che nell’accordo è previsto un resklilling per circa 200 persone. Stante il fatto che allo stato attuale nel mondo CC ci sono circa 1000 lavoratori, un punto cardine di confronto su cui avere chiarezza è cosa può e deve fare l’Azienda per dare lavoro e continuare a fare seriamente qualità verso il cliente a coloro che non incontreranno alcuna opportunità di reskilling dalle proposte che verranno fatte in questi Open Days e nei probabili Job posting nei mesi a venire.

Dopo i ripetuti “scherzetti” dell’oliato meccanismo del “ ti faccio sentire di troppo così poi sarai tu ad andartene” con una nuova tornata di incentivi o peggio portando all’esasperazione chi chiede solo di poter svolgere al meglio il proprio lavoro è tempo di veri “dolcetti”: una riorganizzazione del lavoro consona a una azienda multinazionale che guarda davvero in primis alla soddisfazione interna per poi portare valore in quello che fa per il cliente finale, cosa che soprattutto passa dalla stabilità di vita in azienda per i lavoratori tutti.

Il nostro giudizio su tutta la gestione di questa fase per ora rimane sospeso in attesa di avere le risposte che pretendiamo ai prossimi tavoli e che auspichiamo comunque siano foriere di reale cambiamento. Se così non sarà saranno i lavoratori e noi con loro a fare qualche “scherzetto” a Vodafone!

Coordinamento Cobas Vodafone