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Che i contenuti dell’accordo ponte fossero dannosi lo abbiamo detto, lo sappiamo e ben presto purtroppo lo proveremo sulla nostra pelle.

Non c’era nulla da salvare e approvare di quel testo infausto e sappiamo che la sua approvazione è avvenuta perché in troppi luoghi di lavoro non vi è stata che una univoca e tendenziosa rappresentazione dei suoi contenuti: “sono solo soldi senza nessuna contropartita normativa”, dicevano Slc, Fistel e UilCom.

Non é vero che non pagheremo cari quei due soldi. Non solo ci costeranno cari in termini di diritti e qualità di vita, ma con l’arrivo delle buste paga ABBIAMO TUTTI APPURATO CHE QUEI SOLDI NEMMENO CI SONO.

Ribadendo ancora una volta che per noi non sono mai stati i soldi l’elemento dirimente nella valutazione di quella ipotesi, quanto accaduto dimostra il livello becero delle aziende che fanno della rapina e della compressione salariale la leva principale di business e il livello infimo di chi conduce queste trattative a ribasso e poi viene nei luoghi di lavoro a raccontare BALLE.

Per moltissimi lavoratori delle grandi aziende del settore, infatti, l’erogazione dei 20 euro riparametrati per livello non è avvenuta perché essi sono stati assorbiti dalla quota dei Sovraminini Assorbibili.

Il sovraminimo individuale assorbibile è un importo che può essere ridotto dalle aziende in caso di aumenti della retribuzione previsti dai rinnovi contrattuali o dai passaggi a livelli superiori, a meno che, nelle lettere individuali che comunicano la corresponsione del premio o dell’aumento ad personam non venga specificata la natura di sovraminimo individuale non assorbiblile.

In molte aziende il problema si é palesato su tutti i lavoratori che negli anni hanno avuto aumenti individuali assorbibili, in Vodafone si è compiuto il capolavoro per il quale la totalità dei dipendenti ha avuto l’assorbimento di questi venti euro di aumento, cioè anche coloro che in circa 20 (VENTI) anni di lavoro NON HANNO MAI AVUTO UN AUMENTO O UN PREMIO.

Cosa hanno assorbito a questi lavoratori? Quei mal contati 20 euro (con un range variabile da 13 a 20 euro) presenti nelle buste paga di tutti i lavoratori in qualità di sovraminimo individuale assorbibile, una cifra che non era frutto di aumenti riconosciuti al singolo e la cui origine risale alla notte dei tempi olivettiani.

Nel dicembre 2002 l’Azienda aveva dato disdetta del contratto metalmeccanico. Tutti noi, per accordi ex-olivetti, avevamo in busta paga, sin dal momento della assunzione, mediamente 89 euro alla voce sovraminimo. In attesa di arrivare all’accordo di armonizzazione tra contratto metalmeccanico e contratto TLC, nel mese di aprile 2003 l’Azienda aveva unilateralmente introdotto in busta paga la voce SCA (sovraminimo collettivo aziendale) non assorbibile nella quale aveva fatto confluire 72,76 euro dei minimi ex-olivetti e aveva introdotto la voce sovraminimo individuale assorbibile nella quale aveva messo la cifra eccedente l’importo dello SCA, voce quest’ultima che venne poi ratificata con l’accordo di armonizzazione tra i due CCNL del novembre 2003.

Questo sovraminimo individuale assorbibile era dunque costituito da pochi euro che ci siamo portati dietro indenni in tutti questi decenni, ma che ora, per imperizia, a voler esser gentili e non malpensanti, sono stati spazzati via.

A fronte infatti dei 20 euro lordi incrementati sul minimo tabellare ci sono altrettanti (o una buona parte di essi) 20 euro in meno nella quota di Sovraminimo Assorbibile.

Stanno uscendo balbettanti e imbarazzanti dichiarazioni da parte di Cgil, Cisl e Uil, che ritengono “controproducente e poco lungimirante” la scelta fatta dalle aziende, “un dare con una mano e riprendere con l’altra, che non è accettabile e non giova agli assetti relazionali”, cumulo e non assorbimento degli aumenti “che abbiamo sempre rivendicato nelle nostre ultime piattaforme di rinnovazione (sic) del CCNL, ricevendo però netti rifiuti da parte datoriale”  ecc ecc . Ci pare evidente che si stia solo mettendo in scena l’ennesimo teatro ormai prevedibile.

Sapevano di questa eventualità e non l’hanno detto nelle assemblee, lo sapevano e non hanno preteso una esplicita previsione di non assorbimento, lo sapevano e hanno detto che c’erano soldi in cambio di nulla.

Alle lavoratrici e ai lavoratori ricordiamo ancora una volta che questo è l’ennesimo risultato della delega in bianco data a Cgil-Cisl-Uil-UGL dagli iscritti a queste organizzazioni, ma anche da coloro che continuano a rimanere non sindacalizzati e non schierati. 

A breve riprenderà il confronto per il rinnovo contrattuale.

Per evitare che queste organizzazioni facciano altri danni servirà il contributo di tutti/e!!!

Cobas Vodafone

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