Quello del 21 Giugno è stato uno sciopero difficile per diversi motivi: il costo della giornata di lavoro che in epoca di crisi non è indifferente; la diffidenza nei confronti di SLC-FISTEL-UILCOM-UGL che negli anni hanno chiamato alla lotta per poi sottoscrivere accordi in perdita, la scelta opportunista e non condivisibile dei sindacati autonomi (ad eccezione della USB) di chiamarsi fuori da qualsiasi mobilitazione, l’attendismo di molti colleghi e colleghe, la sfiducia generalizzata e l’idea che tutto sia già deciso e sottoscritto, hanno evidentemente pesato.
Noi pensiamo che lo sciopero andasse fatto e che ogni sindacato avrebbe dovuto contribuire alla riuscita della manifestazione di Roma. Le percentuali di adesione allo sciopero sono state soddisfacenti (a seconda dei settori e delle città). Per la manifestazione certamente uno sforzo in più poteva essere fatto.
Detto questo l’obiettivo deve focalizzarsi da oggi al 7 luglio. Invitiamo i colleghi e le colleghe ad ingegnarsi per esprimere secondo capacità e fantasia la propria contrarietà al Piano che cancellerà la TIM e taglierà ancora i nostri salari. Flashmob o striscioni appesi alle finestre di casa o dell’ufficio o centrale, post social o loghi, fino all’invio delle cartoline che stiamo distribuendo di TIM UNICA E PUBBLICA.
E’ necessaria una più ampia mobilitazione e auspichiamo che, sia con il nostro supporto sia autonomamente ognuno di noi contribuisca alla crescita di questa opposizione al Piano.
L’esito del processo illustrato il 16 maggio scorso dall’Azienda non è, secondo noi, del tutto scontato: :
Innanzitutto il 7 LUGLIO avremo sicuramente delle indicazioni maggiori ma in merito alle confluenze, sul processo di separazione probabilmente bisognerà attendere ancora l’esito delle trattative con i soggetti interessati. E’ una questione di soldi e solo qualche giorno fa circolava la voce di una fantastica richiesta pari a 31 Miliardi di Euro per la cessione della rete.
Di certo il 7 luglio conosceremo forse qualche dettaglio in più sulle politiche di contenimento del costo del lavoro che l’Azienda vorrà mettere sul tavolo. Il resto invece rimane ancora un campo aperto. Il memorandum non vincolante sottoscritto da Cdp, Tim, Open Fiber, Kkr e Macquarie scade il 31 ottobre, termini entro i quali dovrebbe concludersi la trattativa. Tempo ne abbiamo quindi, ma solo a patto che continui la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici.
Come dicevamo nell’intervento in piazza, solo la mobilitazione potrà anche far fare marcia indietro ad un mondo politico assolutamente distratto, se non complice, di questo processo di smembramento della nostra Azienda.
TG COBAS – 29 GIUGNO dalle 17,30 alle 18,30 IN DIRETTA
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Guarda l’intervento dei COBAS dal PALCO il 21 Giugno 2022 – Piazza Bocca della Verità
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Roma 23/06/2022
COBAS TIM