Il successo dello sciopero dei Progettisti di Rete Open Access è un messaggio all’Azienda affinchè vengano riconosciute le professionalità di un settore che negli anni ha dato molto e ha subito più di una beffa dal punto di vista contrattuale/inquadramentale.
Senza fare il lungo elenco dei mancati riconoscimenti è sufficiente dire che l’introduzione del 5S tra i profili professionali previsti dal CCNL fu una vera e propria “fregatura” messa in atto per evitare la concessione del 6 livello.
In un momento nel quale tutto il Paese parla dell’importanza strategica della rete e della connettività a Banda Larga ed Ultra Larga, a chi da oltre un decennio progetta e segue ogni aspetto realizzativo della costruzione di questa rete, non viene assolutamente riconosciuta la professionalità che a nostro avviso risulta palese e che richiediamo venga sanata con il riconoscimento del 6° livello ai progettisti di rete.
Ci sono degli aspetti – dal punto di vista delle mansioni – che sono al vaglio dei nostri legali da tempo. Sappiamo bene che il terreno è molto scivoloso, soprattutto quando si decide di affidare i riconoscimenti e gli avanzamenti professionali ad un soggetto terzo.
Pensiamo però che alcune questioni vadano affrontate con la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici. Va detto con chiarezza che l’obiettivo non è semplice. L’occasione si presentò a Luglio 2019 e Dicembre 2019 quando l’Azienda stipulo con le OO.SS. confederali il “secondo livello contrattuale. In quella occasione i 200 passaggi 5/6 oltre ad escludere i 5S dalla partita rappresentarono una misera concessione visto il bacino professionale interessato.
(Ovviamente non affrontiamo la questione dei livelli inferiori per pudore e rispetto nei confronti di colleghi e colleghe che dopo anni si trovano ancora al 4°nonostante le professionalità acquisite).
Adesso siamo in pieno rinnovo del CONTRATTO NAZIONALE e in una fase in cui l’Azienda cambierà (così dicono) velocemente e riteniamo che non vadano fatti sconti di nessun tipo.
E’ ancora questo il momento in cui le rivendicazioni vanno messe sul piatto della trattativa, anche se ne i COBAS, ne gli altri Sindacati Autonomi faranno parte della partita in virtù di norme legislative sulla rappresentatività sindacale ingiuste.
Roma 15/09/2020
COBAS TIM