In queste giornate, nelle quali si annunciano chiusure aziendali imminenti e nelle quali ci si ricorda degli impegni aziendali presi in Agosto e si rincorre la proposta sindacale più accattivante, vale la pena spendere due parole su quella che pensiamo dovrebbe essere una seria trattativa sullo SMART WORKING
Volontarietà: Qualsiasi idea di SMART WORKING/LAVORO AGILE/LAVORO REMOTO deve contenere come base la Volontarietà. Il perché è presto spiegato: Non tutte le persone hanno le condizioni materiali, psico-fisiche, economiche per poter essere schiacciate da una decisione unica (TUTTI AL LAVORO – TUTTI A CASA). Resta inteso che la volontarietà deve andare a braccetto con le pari opportunità di lavoro e carriera.
DEROGHE: Qualsiasi accordo deve poter essere sottoposto a DEROGHE TERRITORIALI. Questa opportunità va scritta nera su bianco in modo chiaro ed inequivocabile, per non lasciare spazio a tentennamenti o ritardi nella definizione di tali deroghe.
E’ evidente che le condizioni di chi vive e lavora in una Metropoli siano diverse da quelle di una cittadina di provincia e/o da quelle di una profonda campagna e debbano per questo avere gestioni differenti.
RIAPERTURA DELLE SEDI SATELLITE: attraverso le deroghe territoriali, seppur possa apparire una contraddizione, il ripristino di alcune “sedi satellite” oltre ad andare incontro ad una richiesta generale di molti colleghi e colleghe, può rappresentare una mediazione utile tra lo stare tutti a casa e il rientro al lavoro.
MANTENIMENTO DEL BUONO PASTO. Nessuno pensi (soprattutto da parte Aziendale) che possano essere messi in discussione. I buoni pasto, il cui valore va aumentato e parametrato al caro vita, sono parte integrante del salario. La verità drammatica è, però, che molti colleghi e colleghe sarebbero disposti/e a rinunciare anche al Buono Pasto pur di lavorare da casa e anche questo è un aspetto da dover prendere in considerazione. Dobbiamo saper guardare avanti, prevedere problemi e situazioni.
RECUPERO SPESE PER LE BOLLETTE: Non si tratta di elemosinare ristori che per definizione sono straordinari e/o UNA TANTUM. Questa è una rivendicazione puramente elettorale. Si tratta, per noi,
di rendere strutturale il recupero salariale attraverso un intervento diretto dell’Azienda.
Il PRIMO INTERVENTO POSSIBILE, FATTIBILE IMMEDIATAMENTE, è quello legato alle TARIFFE TELEFONICHE. Un intervento mirato, strutturale e definitivo: gratis per tutti i dipendenti con LINEA FISSA TIM. Poi si DEVE intervenire direttamente sulle SPESE di GAS e LUCE.
Se è vero che l’azienda sta valutando la possibilità di nuove chiusure per arginare gli aumenti delle tariffe, non è possibile che i costi ricadano tutti sulle nostre spalle. Noi abbiamo calcolato che per sostenere adeguatamente i costi LUCE-GAS A FRONTE DEI POSSIBILI AUMENTI saranno necessari anche 25 Euro MEDIE GIORNALIERE. Non è una cifra a caso. Ognuno di noi può calcolarla basandosi sui consumi indicati nelle proprie bollette gas/luce, utilizzando le cifre indicate per gli aumenti tariffari e il surplus consumato l’anno scorso dove si è rimasti a casa per la pandemia
Accettiamo e auspichiamo un tavolo per discutere seriamente e attraverso deroghe territoriali l’ammontare della cifra.
E’ evidente che una città del Nord-Italia abbia – in determinati periodi dell’Anno – delle spese superiori alla media che potremmo ricavare al SUD..
BONUS – L’AZIENDA DEVE DA SUBITO organizzarsi per erogare i Bonus Previsti dal nuovo DECRETO AIUTI. Lo diciamo chiaramente, si tratta di UNA ELEMOSINA TEMPORANEA che non risolve tutte le storture delle speculazioni finanziarie e delle privatizzazioni che secondo noi sono anche indipendenti dal Conflitto in Corso. Ma non potrà essere l’unica misura adottata da TIM.
Queste sono le nostre rivendicazioni principali per una eventuale trattativa sul LAVORO AGILE.
Vi chiediamo di metterle a votazione esprimendo un vostro gradimento : www.cobastlc.org
Ma soprattutto vi CHIEDIAMO: COSA SARESTE DISPOSTI A FARE per ottenere queste conquiste ?
Roma 10/10/2022
COBAS TIM