L’Azienda ha fatto ancora da ASSOPIGLIATUTTO. Secondo noi questo E’ SOLO IL PRIMO TEMPO di una partita che TERMINERA’ entro il 30 GIUGNO con i NUOVI CONTRATTI DI ESPANSIONE. E’ solo questione di tempo e quindi dobbiamo prepararci se non vorremo pagare ulteriormente.
Con tale accordo l’azienda ottiene la condivisione del sindacato (CGIL-CISL-UIL-UGL e – udite udite – CISAL) per ridurre ulteriormente il costo del lavoro NELL’ARCO DI 6 MESI.
SMONETIZZAZIONI: L’Azienda smonetizza il 25/04, il 15/08 e il 26/12. In cambio 3 giorni di FERIE e 12 ore di permessi. Il saldo è negativo considerato quanto ha risparmiato in questo ultimo anno tra chiusure e buoni pasto (solo per citare alcuni elementi) e i lavoratori avrebbero certamente apprezzato l’inserimento della VOLONTARIETA’ (prassi consolidata fino a poco tempo fa).
ART. 4 – USCITE PER LEGGE FORNERO : L’Azienda presenta un ulteriore piano per l’uscita fino ad un massimo di 1300 persone.
L’accordo è valido solo per il 2021 e prevede 5 anni (quindi 2026) entro i quali il personale interessato potrà aderire alla manovra se matura i requisiti pensionistici di VECCHIAIA o ANZIANITA’ DI SERVIZIO (42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne). L’Azienda valuterà l’estensione dell’accordo anche al 2022.
Dal 10 al 26 Marzo il personale interessato potrà iniziare a inserire la richiesta sul PORTALE ACCENTURE. Quello che possiamo consigliare è di munirsi di ECOCERT e fare le opportune verifiche presso l’INPS sulla reale situazione contributiva personale e non crearsi false aspettative.
QUESTE USCITE DETERMINANO UN RISPARMIO IMPORTANTE (STIMATO dalle agenzie di RATING INTORNO AL 12/20 % PER OGNI DIPENDENTE AL TERMINE DEL PIANO). I LAVORATORI NON POSSONO FINANZIARE GLI ANTICIPI, DA VERSARE ALL’INPS, CHE SONO A CARICO DELL’AZIENDA.
LEGGE 223/91 – Procedura di Mobilità/ Quota 100
In questo caso l’Azienda riprende la vecchia procedura del 2018 che prevedeva la messa in mobilità di 340 persone. Il numero in essere non è stato raggiunto. Ne restano fuori 178. Per tanto l’accordo sottoscritto prevede la messa in MOBILITA’ di 178 persone da identificare volontariamente prevedendo anche una serie di incentivi da aggiungere alla NASPI. Il provvedimento riguarderà le persone che matureranno entro la fine del periodo della mobilità i requisiti per andare in pensione con la “QUOTA 100”. Sono previsti degli incentivi minimi per sollecitare l’adesione.
SOLO IL PRIMO TEMPO
Diciamo chiaramente che siamo felici per i colleghi e le colleghe che usciranno in condizioni più che dignitose dal mercato del lavoro. Ma riteniamo che si stia parlando solo di un primo tempo pronto da settimane.
Il secondo tempo si giocherà sui CONTRATTI DI ESPANSIONE e sul fatto che l’Azienda per poter accedere ai FINANZIAMENTI del FONDO NUOVE COMPETENZE ha bisogno di un accordo per la riduzione dell’orario di lavoro entro il 30 giugno 2021.
Una riduzione dell’orario di lavoro a costo zero per la TIM, tutta a carico della fiscalità generale, dei lavoratori e delle lavoratrici. Il FONDO NUOVE COMPETENZE infatti prevede finanziamenti a pioggia per la formazione solo se le aziende adottano la riduzione dell’orario di lavoro. E il Fondo stesso integra la riduzione salariale (corrispondente alla riduzione oraria) prevista determinando un meccanismo per cui il lavoratore non si accorge di nulla in busta paga. MA QUESTI FONDI non SARANNO ETERNI e quando saranno finiti a NOI RESTERA’ SOLO LA RIDUZIONE SALARIALE.
Vale la pena ricordare inoltre che nel 2019 VODAFONE adottò i CDE integrando pienamente le differenze salariali
Dobbiamo evitare che i CONTRATTI DI ESPANSIONE siano a nostro carico. La riduzione dell’orario di lavoro deve essere a carico aziendale senza perdite salariali. LA FORMAZIONE non PUO’ CONSIDERARSI UNA RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO.
Roma 9 marzo 2021
Cobas TIM