A seguito della comunicazione data ai lavoratori in merito alla mancata erogazione del buono pasto nelle giornate in cui viene effettuata la prestazione in regime di smart-working, crediamo che essa non sia del tutto in linea rispetto a quanto previsto e sottoscritto nell’ambito delle norme e accordi vigenti in azienda.
Come OO.SS I Cobas, ad oggi, non hanno notizie di incontri ufficiali effettuati tra l’azienda e le Rsu titolate alla contrattazione aziendale, sappiamo che oltre alla comunicazione aziendale vi è una semplice informativa data da una OO.SS nella quale si afferma che hanno ricevuta la comunicazione da parte dell’RU territoriale, informativa che sembra essere presa di sana pianta a quella di TIM dove paradossalmente si riporta la possibilità dello smart-working dalla sede satellite “ TCC non ha sedi satellite” .
Purtroppo dobbiamo constatare la mancanza assoluta delle Rsu su questo tema il quale necessita secondo la scrivente di un accordo e non di una semplice informativa e quindi di una decisione unilaterale.
Come Cobas, pur riconoscendo e apprezzando quanto fatto dall’azienda per l’estensione dello smart-working anche in anticipo rispetto a quanto consigliato dal Comando dei Vigili di Catanzaro nella recente visita effettuata, invitiamo l’azienda a rivedere la decisone di non riconoscere il buono pasto anche in riferimento alla definizione di smart working, contenuta nella Legge n.81/2017, che pone l’accento sulla flessibilità organizzativa, sulla volontarietà delle parti che sottoscrivono l’accordo individuale e sull’utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto (come ad esempio: pc portatili, tablet e smartphone).
Ai lavoratori agili viene garantita la parità di trattamento – economico e normativo – rispetto ai loro colleghi che eseguono la prestazione con modalità ordinarie.
In assenza di risposte concrete ci attiveremo con tutti gli strumenti sindacali a modificare tale decisone.
Catanzaro 23/03/2020
Cobas Telecontact Catanzaro