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telecom_pdrDa note interne ad alcune OO.SS, si da comunicazione ai lavoratori, che per l’anno 2015 non si è raggiunto il dato dell’EBTIDA, indice che permette se raggiunto a consuntivo al 90% dell’obiettivo di erogare il PDR a tutti i lavoratori del gruppo TIM.

Se è vero quanto riportato dalla nota, il non aver raggiunto il parametro dell’Ebitda è da ricercarsi sulla voce di bilancio oneri di natura non ricorrenti pari a 1,076 mld di cui accantonamenti pari a 422 mln per l’accordo del 27 settembre 2015 “Solidarietà e art. 4” + altri 24 mln del gruppo per accordi simili in altre aziende del gruppo Olivetti-TIIT-HR SERVICE – SPARKLE” tale voce nel bilancio 2014 era pari a 12 mln”.
Di € 518 mln per contenziosi e sanzioni di carattere regolatori e a passività ad essi correlati, vertenze ex dipendenti e passività verso altri fornitori “nel bilancio 2014 tale voce era di 4 mln”.
A questo si aggiunge il costo derivante dall’acquisto di 4 immobili strategici con relativi terreni.

Se non vi fossero stati questi oneri, i costi operativi avrebbero avuto una riduzione pari a circa 190 mln.
Appare evidente che, quando si riunirà l’osservatorio nazionale per il consuntivo degli indicatori e dovesse confermare le anticipazioni, si può facilmente affermare che mentre per i dirigenti di TIM i compensi aumentano, i lavoratori pagano per le politiche messe da loro in campo specie in riferimento alle multe comminate dal regolatore “i 518 milioni di Euro”

Al danno si aggiunge anche la beffa per i lavoratori che hanno subito l’accordo di ottobre 2015 “SOLIDARIETA’ e PREPENSIONAMENTI”, in quanto l’accantonamento previsto in bilancio 2015 dall’azienda è di € 446 milioni.

Questi elementi principalmente han fatto si che l’Ebitda si attestasse al -20,3% rispetto al 2014.
Che dire poi del verbale d’accordo del 7/9/2015, dove l’azienda dichiara nelle premesse che per l’arco di piano 2015-2017 prevede una progressiva stabilizzazione dei ricavi ed un ulteriore calo dell’Ebtida prima di raggiungere una nuova fase di stabilizzazione e una successiva crescita.

E’ bene ricordare che il Pdr viene calcolato tra i dati di obiettivo e quelli a consuntivo, tradotto significa che nel mese di settembre se si dichiara un preventivato calo dell’Ebtida e non un tracollo “-20,3” gli effetti del mancato pagamento sono, come è evidente, le multe e gli accordi sindacali per la solidarietà.
Altro elemento importante è quello relativo all’accordo sul Pdr, dove nel capitolo sistema di verifica è previsto che l’Osservatorio sul premio si riunisca per monitorare gli indicatori e gli eventi societari straordinari che hanno impatti sulla struttura del premio, incontri mai tenuti. Alla luce dei fatti sarebbe stato necessario fare le verifiche degli andamenti anche per modificare la soglia d’accesso al premio.

Sarebbe opportuno che nella prossima riunione, che si terrà il 31/5/2016, i componenti sindacali dell’osservatorio sul Pdr rivendichino che il dato dell’Ebtida sia depurato dalla voce ONERI NON RICORRENTI, per far si che i Lavoratori possano percepire il giusto premio, in quanto non sono a loro imputabili le sanzioni delle autorità, ma a scelte errate e reiterate del gruppo dirigente i quali nel primo trimestre 2016 hanno percepito compensi pari a 8,8 mln contro i 3,9 mln dello stesso trimestre 2015, e per quanto riguarda il capitolo relativo accantonamenti per l’accordo sindacale sulla solidarietà non lo si può pagare due volte.

COBAS Telecom

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