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I 1666 licenziamenti dei lavoratori Almaviva di Roma sono soltanto il tragico epilogo di una storia decennale che interessa un intero comparto, nel quale sono impiegate migliaia di persone, una storia fatta di bassi salari, precarietà e ricatti. Gli attori principali di questa vicenda si dividono in vittime e carnefici!

I carnefici sono facilmente identificabili agli occhi di chi questa storia l’ha vissuta sulla propria pelle, un po’ meno a chi, da soggetto esterno, percepisce soltanto il “dramma umano” di migliaia di persone:

– i vari Governi, che si sono succeduti negli ultimi 15 anni, che con le loro politiche totalmente a favore delle imprese (Jobs Act e abolizione della reintegra dell’art.18, modifica dell’art.4 L 300/70 sul controllo a distanza, riforma degli ammortizzatori sociali, ecc. sono le ultime di una serie interminabile), hanno rafforzato il potere delle aziende di sottoporre ai lavoratori il solito ricatto occupazionale, per estorcere diritti e salario.

i committenti, che imponendo gare di appalto al “massimo ribasso” (con una offerta per la gestione dell’appalto imposto dai committenti e che si è andata sempre più riducendo), hanno fatto sì che le società di call center in outsourcing scaricassero il peso di questi “ribassi” sui lavoratori, riducendone il salario e i diritti, utilizzando il perpetuo ricatto occupazionale ad ogni “scadenza dell’appalto”. Tra questi committenti figurano non solo soggetti privati, ma anche enti pubblici i quali, al pari dei privati, hanno alimentato questa spirale di ingiustizia e indigenza ai danni dei lavoratori.

L’INPS È UNO DI QUESTI!

L’INPS, oltre a partecipare a questa corsa al massacro dei lavoratori, si è resa protagonista di un colossale dispendio di soldi pubblici ai danni di cittadini e lavoratori: da una parte un servizio inadeguato a quelle che sono le reali esigenze dell’utenza, dall’altro il licenziamento di circa 300 lavoratori Almaviva di Roma, che per anni hanno gestito il servizio!

Proprio l’appalto relativo al Customer Care e la gestione dello stesso è attualmente oggetto di una indagine della magistratura: indagato è l’ex direttore generale dell’INPS Vittorio Crecco! “Secondo i pm dirigeva un “sodalizio criminoso” mirato a “veicolare gli interessi della organizzazione in ambito Inps/Inail“, “facendo aggiudicare gli appalti a imprese designate dal sodalizio” e “ricevendo in contropartita ingenti somme di denaro e utilità economiche anche per il figlio”. “Nel mirino della magistratura romani sono finiti in particolare i subappalti in favore di quelle che vengono definite “società cartiere” (create cioè solo per far loro emettere false fatture) di lotti di servizi per la gestione del contact center” (fonte: ilfattoquotidIano.it)

Un appalto pubblico che non ha fatto risparmiare soldi ai contribuenti e fornito un servizio efficiente ai cittadini, ma che al contrario ha prodotto soltanto fondi neri, corruzione, sodalizi criminosi, licenziamenti!

Da una parte milioni di euro nelle tasche di politici, faccendieri e dirigenti pubblici corrotti, dall’altra un servizio pubblico, come dovrebbe essere il Customer care dell’INPS, gestito alla stregua della peggiore impresa privata finalizzata al solo profitto: sotto-dimensionamento degli operatori, tempistiche impraticabili di gestione della chiamata imposti ai lavoratori, scarsa formazione, ritmi di lavoro estenuanti; il tutto per ridurre il costo effettivo del servizio di assistenza all’utenza, per poi “dirottare” i soldi pubblici nella tasche dei soliti affaristi criminali!

L’INPS è corresponsabile dei licenziamenti dei lavoratori Almaviva di Roma e deve partecipare, come soggetto pubblico, alla ricollocazione dei lavoratori che per anni hanno gestito il suo servizio clienti e che ora si trovano senza lavoro e senza reddito!

L’INPS si deve impegnare per un cambio di rotta nella gestione dei servizi di pubblica utilità e per la ricollocazione dei lavoratori Almaviva: con l’inserimento nel prossimo ed imminente bando di gara, di una clausola che favorisca le aziende che assumeranno i lavoratori Almaviva licenziati, con processi di internalizzazione dei servizi di Customer Care!

Basta disservizi, precarietà, sfruttamento e licenziamenti con i soldi dei cittadini!

BLOCCHIAMO IL NUOVO BANDO DI GARA DEL CUSTOMER CARE DELL’ INPS!

COBAS ALMAVIVA

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