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“Che misera la vita negli abusi di potere” (F. Battiato). Il 1 Agosto scorso l’UNIONE INDUSTRIALI DI ROMA ha revocato l’incarico da RSU al nostro delegato Alessandro Pullara eletto da decine di lavoratori e lavoratrici nel LAZIO NEL 2019.

La motivazione ufficiale dell’Unione Industriali è data dal cambio di Unità produttiva: Alessandro

Pullara si è trasferito a Firenze per scelte personali e lavorative, ma nessuna norma relativa alla rappresentanza giustifica questa revoca. SARANNO I TRIBUNALI A DERIMERE LA QUESTIONE PER GIUDICARE IL COMPORTAMENTO ANTISINDACALE DELL’AZIENDA.

PREMETTIAMO che il trasferimento di Alessandro Pullara a FIRENZE è effettivo dal settembre 2023 e fino ad ora il delegato ha potuto svolgere la sua funzione, facendo parte anche di importanti commissioni paritetiche locali e sottoscrivendo accordi sindacali territoriali.

IL PROVVEDIMENTO ARRIVA a POCHE SETTIMANE DAL RINNOVO DEI MANDATI RSU. Dopo la separazione tutti (Aziende e sindacati) auspicano l’indizione di nuove elezioni. In poco tempo quindi i lavoratori  e  le lavoratrici  di  TIM  e  FIBERCOP saranno chiamati a decidere chi

dovrà rappresentarli in questa fase delicata.

CI SIAMO CHIESTI QUINDI A CHI GIOVA QUESTO PROVVEDIMENTO?
COME MAI TALE ACCANIMENTO ?

Approfondendo con i soggetti interessati è emerso che a chiedere insistentemente la decadenza del nostro delegato non è STATA L’AZIENDA (TIM/FIBERCOP), la quale – BEN CONSAPEVOLE DELLA SCIVOLOSITA’ DELLE NORME- si era ben guardata dal percorrere un sentiero difficile (SI CONFIGURA UN COMPORTAMENTO ANTISINDACALE), ma ha rimesso la decisione all’Unione Industriali alla quale non pare vero danneggiare i lavoratori e le lavoratrici e i COBAS.

Sempre approfondendo l’origine della azione della Unione Industriali, questa va fatta risalire ai pruriti di una ORGANIZZAZIONE SINDACALE CONFEDERALE, evidentemente concentrata più a danneggiare le rappresentanze dei lavoratori che a difenderne i diritti, come il peggiore dei padroni.

LA SUA INSISTENZA durata mesi, coadiuvata anche da “presunti pareri legali”, è stata determinante per spingere Azienda e Confindustria su un terreno legalmente sconveniente.

Un atteggiamento che speriamo possa emergere con chiarezza nel corso del processo, in modo che tutti sappiano nelle mani di chi si mettono.

MA SE DA UNA PARTE ALESSANDRO PULLARA è decaduto da RSU del LAZIO, dall’altra SI DIMENTICA CHE I COBAS svolgono la propria attività fuori dai meccanismi di SUBALTERNITA’ PADRONALE.  I COBAS non hanno un monte di ore sindacali concordate e a disposizione delle  segreterie ottenute in cambio delle firme su ACCORDI A PERDERE. Non fanno del clientelismo il carattere distintivo della propria attività.

Agiremo legalmente per COMPORTAMENTO ANTISINDACALE. ALESSANDRO PULLARA resta ancora il nostro delegato e PARTECIPERA’ ALLE PROSSIME ELEZIONI RSU con la LISTA COBAS FIBERCOP della TOSCANA, nel momento in cui verranno indette.

Chiudiamo il comunicato con alcune domande che rivolgiamo a TUTTI e TUTTE.

Fa così paura avere in delegazione qualcuno che racconti come si svolge effettivamente una trattativa ?

E’ davvero così pericoloso che i lavoratori e le lavoratrici sappiano tutta la verità ?

E’ davvero così importante che si impedisca di rappresentare un altro punto divista rispetto a quello Aziendale del quale molte OO.SS. diventano spesso portavoce?

LA VOCE DEI COBAS, LA VOCE FUORI DAL CORO, esisterà sempre fuori e dentro le norme, con o senza delegati e delegate RSU.

Semmai toccherà ai lavoratori e alle lavoratrici decidere se vorranno farsi rappresentare da incompetenti o da persone che sono solo il tramite aziendale oppure da chi svolge la propria attività sindacale senza chiedere nulla in cambio

Registriamo invece la miseria di quei comportamenti che appartengono ad una classe sindacale ormai filo-padronale. 

Roma 04/09/2024 

COBAS TIM – COBAS FIBERCOP