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telecom_giulI BUFFONI…sono l’insulto minimo che potrebbe essere indirizzato a tutti coloro i quali in azienda continuano a sostenere che in TELECOM c’è una progressiva internalizzazione delle attività.
Sono le linee tecniche, le delegazioni delle relazioni industriali, coordinatori, responsabili…

I GIULLARI DI CORTE…sono i sindacalisti che continuano a firmare accordi a “tutela dei posti di lavoro” mentre il lavoro continua ad andare fuori, sopratutto quello pregiato e di una certa rilevanza.

Ci spieghiamo meglio :
COMDATA SOSTITUISCE TELECOM NELLE ATTIVAZIONI ULL E’ recentissima la notizia con la quale abbiamo scoperto che nel DELIVERY (OPEN ACCESS) le attività di attivazione ULL sono passate a COMDATA. A Milano e anche nel Lazio. Si tratterebbe di una sperimentazione. Il motivo sarebbero le continue segnalazioni e multe della AGCOM nei confronti di TELECOM per i ritardi nelle attività. Alla sperimentazione seguirebbe (le RSU NON HANNO RICEVUTO ANCORA NESSUNA INFORMATIVA) l’affidamento delle attività in OUTSOURCING.

DECOMMISSIONING TELECOM ESTROMESSA DAL PROCESSO In NETWORK invece proseguono incessanti le attività delle imprese per la realizzazione del DECOMISSIONING. E’ sufficiente recarsi presso gli uffici dove hanno sede le strutture di PLANNING (a Roma Lgo Bacigalupo) per rendersi conto delle decine di persone che stanno lavorando ad un progetto strategico creando sconcerto tra i colleghi che pure potrebbero lavorare con maggiore competenza e Knowout. Una situazione che è accompagnata dalle attività di realizzazione nelle centrali TELECOM dove tutte le operazioni sono assegnate alle imprese appaltatrici.

VI STANNO, CI STANNO PRENDENDO IN GIRO !! In tutti gli incontri sindacali ormai da più di un anno la delegazione aziendale continua a ripetere – come fosse un mantra – i numeri legati alla internalizzazione delle attività, negando anche l’evidenza. Le linee tecniche che partecipano a questi incontri continuano a sciorinare numeri che poi vengono smentiti dalle testimonianze dei lavoratori e delle lavoratrici. Negano l’evidenza e ci chiedono sempre nuovi sacrifici, con nuovi orari di lavoro ed ora anche con la solidarietà. I numeri e le attività all’esterno invece dimostrano come ci sarebbe bisogno di ben altro che 4000 assunzioni, le quali toglierebbero dalla precarietà migliaia di nostri colleghi e colleghe impiegate in società dove precarietà e ricatti sono la costante del rapporto lavorativo.

Le bugie hanno le gambe corte e anche i sindacati (CISL UIL UGL) che hanno firmato gli accordi del 7 settembre al MISE e con i quali ci regaleranno la SOLIDARIETA’ dovrebbero farsi un esame di coscienza, ammesso che ne abbiano ancora.

Ci stanno prendendo in giro tutti: facendo leva sui ricatti, sulle difficoltà di organizzare una risposta, utilizzando una legislazione favorevole, sulle difficoltà di monitorare giornalmente le attività di una azienda complessa come TELECOM… La verità però emerge sempre e di buffoni e giullari di corte ne abbiamo piene le tasche!

COBAS TELECOM