Sono ormai alcuni anni che le aziende di Call Center in outsourcing stanno poco a poco erodendo qualsiasi tipo di diritto che possa minimamente rendere accettabile un lavoro altamente stressante e sottopagato. Aziende e sindacati compiacenti (CGIL-CISL-UIL-UGL), dopo aver eliminato nella maggior parte delle aziende la retribuzione per il lavoro festivo coincidente con la domenica per mezzo di accordi aziendali, dopo aver trasformato le nostre ore di ROL in uno strumento di gestione dei volumi di chiamate nelle mani delle aziende ed aver eliminato le maggiorazioni per il lavoro supplementare con l’ultimo rinnovo del CCNL, stanno cercando di scippare ai lavoratori anche i “turni bloccati” ovvero quella garanzia di avere una parte della giornata (mattina o pomeriggio) da poter dedicare ad altra attività, sia lavorativa sia personale.
Sapendo che non può procedere a variazioni unilaterali del contratto individuale del lavoratore, Visiant di Roma sta cercando, attraverso una vera e propria campagna “terroristica” e con il beneplacito delle organizzazioni sindacali presenti in azienda, di convincere i lavoratori a firmare la propria rinuncia a questo diritto: solo con il consenso formale del lavoratore l’azienda potrebbe infatti procedere all’abolizione dei “turni bloccati”.
Per costringere i lavoratori a sottoscrivere questa rinuncia sono state propagandate notizie totalmente false:
– “Visiant è l’unica azienda ad avere i turni bloccati”: non è vero! Anche altri lavoratori di altre aziende hanno i turni bloccati, come ad esempio i lavoratori Almaviva Contact di Roma; sono anni che l’azienda cerca in tutti i modi di eliminarli senza ottenere nessun risultato;
– “se il lavoratore non rinuncia ai turni bloccati può essere licenziato”: totalmente falso! Non c’è nessun meccanismo giuridico che possa permettere all’azienda di procedere con semplicità al licenziamento del lavoratore. Se fosse così, avrebbe potuto procedere da alcuni anni (la legge Fornero è del 2012) con il licenziamento di qualsiasi lavoratore da lei ritenuto “poco produttivo”. Anche per eventuali licenziamenti collettivi la legge 223/91 prevede dei criteri di individuazione dei lavoratori da licenziare molto stringenti: carichi familiari, anzianità, ecc.: in pratica l’azienda non può scegliere a proprio piacimento chi licenziare, soprattutto quando i lavoratori hanno la stessa mansione!
A QUESTO “RICATTO” SI COLLEGA UN’ALTRA INGIUSTIZIA CHE VISIANT HA PERPETRATO DA ANNI: LA VISIBILITÀ DEI TURNI A UNA/DUE SETTIMANE!
Infatti, il D.Lgs. 61/2000 che regola il Contratto Part-Time prevede all’art.2 c.2 che “Nel contratto di lavoro a tempo parziale è contenuta puntuale indicazione della durata della prestazione lavorativa e della collocazione temporale dell’orario con riferimento al giorno, alla settimana, al mese e all’anno”, quindi una matrice fissa che permetta al lavoratore di sapere con sicurezza che turno farà addirittura con alcuni anni di anticipo!
NON RINUNCIARE AD UN TUO DIRITTO!
Per parlare di tutto ciò vi aspettiamo il 23 novembre
alle ore 18:00 presso la nostra sede a viale Manzoni, 55 (Metro A Manzoni)
E ORA DI DIRE BASTA A RICATTI E CONNIVENZE!
È ORA DI DIRE BASTA ALLE BUGIE DEI SOLITI SINDACALISTI DI PROFESSIONE!
E ORA DI AUTORGANIZZARSI AL DI FUORI DEI SINDACATI AZIENDALISTI!
COSTITUISCI I COBAS NELLA TUA AZIENDA!
COBAS Telecom, COBAS Comdata, COBAS Comdata EoS,
COBAS H3G, COBAS Vodafone, COBAS Almaviva C.