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L’operazione di scorporo di TIM in una società di rete e un’altra relativa ai servizi è tutta affidata all’acquisto da parte del Fondo americano della KKR. I Cobas TIM hanno già messo in evidenza i pericoli di una tale “avventura” sia per quanto riguarda gli interessi strategici di un’ azienda del paese sia per le ricadute occupazionali su tutto il comparto delle telecomunicazioni delle quali si parlerà in seguito.
Il closing dell’acquisto del fondo americano è sempre stato dipinto come un vantaggio e una ripartenza sul mercato per TIM ma sono diversi i lati nascosti dei quali viene omessa o edulcorata la reale portata. KKR probabilmente dovrebbe essere affiancata nella ricerca di capitali (e questa la dice già lunga) da un altro fondo, F2I. Una creatura statale incaricata di rastrellare almeno un miliardo insieme agli altri 2 che sono stati assicurati dal governo.
Il fondo è nato nel 2007 per opera del Mef e di Cassa Depositi e Prestiti. Il veri protagonisti sono comunque due banche come Unicredit e banca Intesa. Partecipano poi altre fondazioni bancarie e un fondo sovrano cinese. Non mancano anche casse previdenziali come quella dei geometri. La capacità di F2I di raccogliere i fondi necessari sul mercato era stata data per scontata ma la realtà è apparsa fin da subito differente. Molti dei soggetti interessati si sono via via infatti mostrati restii a gettarsi a capofitto nell’operazione di scorporo della TIM o comunque la raccolta delle disponibilità procede in modo meno spedito del previsto nonostante il recente coinvolgimento di Poste Italiane.
L’aspetto più inquietante è quello relativo al governo la cui disponibilità finanziaria fin ad ora non si è mai palesata. Eppure il dossier TIM resta uno dei più importanti sul tavolo dell’esecutivo di Giorgia Meloni, la quale non manca mai di esaltare gli interessi nazionali e l’identità delle aziende italiane (da molto tempo ormai partecipate o comprate da colossi stranieri). A parte KKR dunque non esiste nessuna certezza e le ombre sull’operazione di acquisto si allungano di giorno in giorno. In un mare di cautele e distinguo, e probabilmente interessi confliggenti. Gli unici a dare tutto per scontato sono i sindacati confederali.

Cobas Tim