In data 01 luglio 2019, le RSU di In&Out -Teleperformance hanno firmato, come sempre senza prima confrontarsi con i lavoratori, un nuovo accordo sindacale in cui visto l’aumento dei flussi di chiamate su alcune commesse, si sospende per un periodo l’applicazione dell’ammortizzatore sociale e si richiede l’assunzione di lavoratori somministrati per far fronte a questa esigenza.
Come Cobas siamo felici dell’aumento delle chiamate di cui sicuramente parte dei lavoratori beneficeranno ma siamo in completo disaccordo con il “modus operandi” di CIGL-CISL-UIL-UGL che hanno lasciato carta bianca all’azienda, libera di utilizzare l’ammortizzatore sociale a suo piacimento e beneficio quando lo stesso dovrebbe essere uno strumento di aiuto per i lavoratori.
Questa situazione si inserisce in una problema generale di settore (creato ad hoc dalle grandi aziende committenti per abbattere il costo del lavoro per i servizi di assistenza) nel quale le aziende “Outsourcer” per massimizzare i profitti, utilizzano un’unica logica: programmare ogni cosa basandosi solo e soltanto sulla “legge del flusso di chiamata”, senza minimamente prendere in considerazioni le esigenze dei lavoratori, oramai alla completa mercé delle aziende costretti va subire una richiesta di flessibilità estrema senza nessuna possibilità di pianificare la propria vita familiare.
Ribadiamo con forza la necessità di un vero confronto tra rappresentanti sindacali e i lavoratori ed esprimiamo la nostra solidarietà ai colleghi della commessa EN di Taranto che oltre a dover affrontare il difficile percorso della clausola sociale, vista la perdita della commessa da parte di In&Out -Teleperformance, si ritrovano obbligati dall’azienda a lavorare 6 giorni su 7 anzi che 5, infierendo su dei lavoratori che a breve verranno licenziati e assunti dalla società che ha acquisito la commessa.
COBAS Teleperformance